Scopro, con un po’ di orrore, che oltreoceano stanno brevettando il profumo commestibile.
Niente più spruzzi e niente più bastoncini di carta delle profumerie che dopo averne collezionati dieci ovviamente non ti ricordi più quale corrisponde a una piuttosto che a un’altra fragranza.
Ingurgiti queste mini caramelle (io me le immagino così) e il gioco è fatto: aspetti un po’ e la tua pelle inizia a trasudare la fragranza che hai mangiato.
E se cambiassi idea? Quante volte, a mo’ di riflesso incondizionato, mi sono spruzzata la solita dose mattutina di profumo per poi ripensarci? Via sotto la doccia e ogni traccia veniva cancellata. Con questi profumi commestibili sarà possibile farlo? Non credo. E che fine farà l’odore ‘originale’ della propria pelle, quello che fa impazzire il tuo innamorato e perdere la testa a chi lo potrebbe diventare?
L’avanguardia di solito mi piace per partito preso, ma questa volta dico no: che il mio Happy di Clinique rimanga sempre imbottigliato lì dentro pronto a essere vaporizzato o a rimanere imprigionato nella sua gabbia di vetro.