Mi sembra sempre di non avere mai abbastanza tempo per leggere e più che una sensazione è una triste realtà. Ho sempre amato i libri, sin da quando ero bambina e fino a 3, 4 anni fa ne facevo un uso quasi spropositato. Non riuscivo a capire quelli che affermavano di non avere tempo per leggere, ma poi sono entrata anch’io in quel dannato tunnel dal quale riesco a uscire, in modo stabile, solo in estate.
Leggo sempre, tutto l’anno, ma è quando sono al mare che riesco a dare il meglio di me: i libri li divoro e chiuso uno, ne apro subito un altro, senza indugi. Quelli qui sopra (e qui sotto) sono alcuni dei libri che mi sono portata in vacanza e che ho letto, alcuni con gioia, altri con un po’ più di fatica.
Open di Andre Agassi: una rivelazione per me. Una vita, quella di Agassi, difficilmente paragonabile a quella di chiunque altro. Come può uno sportivo blasonato odiare il suo sport, ma continuare a praticarlo? E come si può fare pace con un padre invadente, anaffettivo e troppo ambizioso? La copertina, con la faccia di Agassi, ritratta così, da vicino e ‘senza filitri’, riassume il contenuto del libro. Consigliatissimo!
Ninna nanna per piccoli criminali di Heather O’Neill: l’ho comprato solo perché mi piaceva la copertina e perché mi sembrava di averne già sentito parlare (bene). Sarà che i miei gusti nel tempo sono cambiati, ma le storie di degrado portate ai limiti dell’inverosimiglianza ormai mi annoiano un po’. Non sono riuscita a immedesimarmi nemmeno un attimo in Baby, la protagonista dodicenne della storia, portata a vivere situazioni triste e disperati da un padre tossico e da un protettore altrettanto fuori di testa. Sono rimasta così delusa che il libro l’ho lasciato al mare e ho rinunciato a riportarlo nella libreria di casa (cosa che non capita mai).
La meraviglia delle piccole cose di Dawn French: comprato anche questo sull’onda dell’entusiasmo, provocato questa volta dal titolo e non dalla copertina. Lettura iper agile e piacevole il cui contenuto sembra non c’entrare nulla con il titolo. Se non che la storia di una famiglia comune, raccontata da tre voci diverse, sembra essere tanto tragica, quanto comica, ma poi, appunto così normale da doversi finalmente rendere conto che sono le piccole cose quelle che contano. Il resto è noia.
La parte più tenera di Ruth Reichl: come si diventa uno dei critici gastronomici più famosi degli Stati Uniti? Semplice, si vive una vita come quella di Ruth Reichl sempre costantemente intrecciata alla meraviglia del cibo, nel bene e nel male. Una biografia che racconta i primi trent’anni di vita di Ruth e l’ascesa del suo amore profondo per ingredienti, sapori e ricette. Consigliato!
Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas: ci sono libri che non ho mai letto e non so il perché, visto che avrei dovuto (farlo prima). Non amare Il Conte di Montecristo sarebbe una pura follia: la domanda è se libri del genere, con una così accurata narrazione e una concatenazione di eventi così perfetta se ne scrivano ancora. Beh, speriamo di sì! Forse il libro migliore che io abbia mai letto, una storia che ti porta dentro le sue trame e fatica a farti uscire. Se non avete mai avuto il piacere di approcciare questo capolavoro non esitate e correte in libreria o scaricatevelo in versione e-book. Vi farete un bellissimo regalo! Consigliatissimo!
Condivido le mie letture (quando mi ricordo) su instagram con l’hashtag #laraffachelegge. Vi consiglio di seguire anche l’hashtag #continuiamoaleggere lanciato da Elisa, grandissima lettrice con un gusto impareggiabile.
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