Il materiale che userò per scrivere (parte di) questo post giaceva in una chiavetta USB bellissima e questo mi ha messo di buon umore. L’argomento poi è uno di quelli che mi piace un sacco anche se la mia mini-casa risulta essere assolutamente inadatta alla convivialità.
O meglio: le porte della casa pignorata (così io chiamo la mia dimora e un giorno magari vi spiegherò il perché) sono sempre aperte a chiunque voglia venire a fare un saluto, a bere e a mangiucchiare qualcosa, a farsi due risate. Se avessi una casa più grande credo che mi lascerei andare alla grande: uscirei di meno e inviterei più spesso; mi metterei più volentieri ai fornelli e lo shopping per la cucina diventerebbe una faccenda seria e non la prima fase di un gioco a incastri (se entra un altro piatto, dovrò uscire io).
Whirlpool ha usato appunto il tema della convivialità e del ritorno in auge del ricevere a casa per promuovere la nuova lavastoviglie 6° Senso PowerClean con tecnologia PowerDry che non solo individua il grado di sporco delle stoviglie, ma lava e asciuga il carico in una sola ora. Un prodotto quindi adattissimo a situazioni che vedono la socializzazione domestica, con brunch, aperitivi, cene e occasioni di ritrovo varie, come il fulcro della vita di molti di noi. Io, che la lavastoviglie non ce l’ho più, so quanto già solo una cena per quattro persone (di più non ne posso invitare causa spazio ristretto) dall’essere un’occasione divertente e felice riesca a trasformarsi in un incubo al momento del lavaggio di piatti e stoviglie.
In collaborazione con Giorgia Fantin Borghi, Whirpool ha stilato un elenco di consigli per organizzare a casa propria una perfetta occasione conviviale:
- sì a più colori sulla tavola, basta che non siano troppi (io che vado in giro solo di nero vestita, in tavola mi scateno e devo dire che no, questa regola del ‘non troppi colori’ non la seguo per niente. E ne sono pure felice!);
- sì all’utilizzo di oggetti ‘riciclati’ in tavola: io, per esempio, a volte uso vecchi barattoli di marmellata per riporre i grissini, oppure i cake pops (quando li faccio) o le cannucce (quando servono);
- no alla troppa quantità di cibo nei piatti (e, anche qui, disobbedisco quasi sempre);
- sì a brocche per acqua e succhi, così come ad alzatine colorate e a piatti più piccoli di quelli da portata.
Aggiungo un paio di miei banali e personalissimi consigli:
- se potete comprate la lavastoviglie e credete senza indugi a chi vi dice che cambia la vita;
- invitate a casa vostra solo le persone con cui siete a vostro agio, che vi piacciono e a cui volete bene: poi toglietevi le scarpe (metaforicamente e anche non), divertitevi e siate sempre voi stessi.