Vi è mai capitato di leggere qualcosa e di pensare ‘Ma perchè non l’ho scritto io?‘ oppure ‘Perchè non posso scrivere anche io cose così?’. Ecco… sono qui nella mia minicasa e sfoglio il numero 31 di illywords dedicato al Viaggio e penso a quanto vorrei essere una di quelle che scrive su lì.
Questa è la premessa a un post che vuole parlare di illycaffè e di come un’azienda possa sostenere l’arte e la cultura in generale senza essere invasiva, senza, per parlare chiaro, voler far suo e marchiare a fuoco tutto quello che le capita a tiro. E’ la storia invece di una realtà che tenta di mettere in luce i progetti e gli aspetti più interessanti di un fermento culturale che se anche non si vede, c’è e che spesso, per arrivare ai fatti, parte dalle parole, ma che, ancora più spesso è nelle parole che trova il suo massimo splendore.
illywords è uno degli strumenti che l’azienda ha creato per comunicare al mondo il suo amore per la cultura e la sua volontà di esserne mecenate, in qualche modo. Da anni questo magazine, che prende forme e colori diversi numero dopo numero a seconda del tema che ne guida i contributi (quello che ho tra le mani ora è a forma di busta per la spedizione aerea, essendo appunto dedicato al Viaggio), pubblica contributi e pensieri di artisti, scrittori, studenti e, perchè no, anche di scienziati provenienti da ogni parte del mondo e testimoni quindi di culture e tradizioni diversissime tra loro. Lo scopo è quello di dare una visione completa e quanto più multiculturale possibile di ciò che ci sta intorno, di quello che bolle in pentola e di far capire come uno stesso tema possa essere diversamente declinato pur mantenendo salda la sua sostanza e la sua unicità.
Tutti i numeri di illywords sono reperibili gratuitamente sul sito (clicca qui). Ogni numero viene fatto illustrare dagli studenti di scuole d’arte sparse per il mondo. Quello dedicato al Viaggio, per esempio, è stato interamente gestito da quelli della Kingston University (UK).
Io il n.31 dell’illywords l’ho recuperato ad Artissima 18 (di cui ho parlato qui e qui) manifestazione di cui illycaffè è partner da ormai 11 anni. Quest’anno la presenza dell’azienda era percebile, e anzi tangibile, sia grazie allo spazio illy, sia con l’area della fiera intitolata ‘Present Future‘.
Il quadro di Michelangelo Pistoletto Energie-Love Difference è stato il perno attorno cui è ruotato lo spazio illy. Simbolo della volontà di unione e di culture e paesi differenti (il dipinto rappresenta il Mar Mediterraneo come se fosse uno specchio che riflette e unisce i paesi che vi si affacciano), il lavoro di Pistoletto ben si sposa con il progetto di universalità culturale promosso da illycaffè.
Present Future è stata invece l’iniziativa portata avanti in strettissima collaborazione con Artissima che ha voluto sostenere l’arte e la creatività emergente. Il premio quest’anno è stato assegnato a Dina Danish, grazie alla sua opera/video Halim: The Dark Whistling Nightingale.
Un impegno a 360° gradi quindi, un’idea di cultura che trascende i confini, le materie e le forme per estendersi ovunque possa arrivare.