La mattina è sempre bastarda: tutti i pensieri si affollano, la voglia di fare le cose è poca e mi sembra di arrancare. Ho scoperto che il trucco è quello di scavallare l’ora di pranzo: poi tutto va un pochino meglio.
Avrei tanto bisogno di un giorno di respiro, dai pensieri, da una vita che non è come me l’ero immaginata e che comunque non è come prima, come mi piaceva davvero. Quanto sarebbe bello riavvolgere il nastro anche solo per qualche momento, riassaporare momenti indimenticabili e che adesso però pungono il cuore con tutta la forza di cui sono capaci?
Mi sono praticamente imposta di usare questo momento come occasione per diventare una persona migliore, per prendere il meglio anche dalle esperienze più dolorose, di estrarre la bellezza dalle cose, che quella c’è sempre anche quando è così nascosta da non volersi proprio far trovare. Chiedo segni, indulgenza, speranza, chiedo seconde possibilità a persone e alla vita, chiedo fiduciosa che prima o poi verrò ascoltata e che la felicità è solo un attimo addormentata, pronta a risvegliarsi più energica di prima. Chiedo di non essere invidiosa, di non essere gelosa, di riuscire a dare importanza a quella che sono io, ai miei valori e al sole che ho sempre portato dentro (anche adesso che c’è più di una nuvola).
Chiedo una vita di respiri o forse solo anche solo Un Giorno di Respiro, come il nome del concorso che trovi qui. Descrivi il tuo giorno di respiro ideale, quello da passare lontano dallo stress, dalla routine e dalle preoccupazioni quotidiani: potresti vincerlo grazie alla collaborazione di esperti che ti aiuteranno a realizzare il tuo desiderio.
Io ti auguro in bocca al lupo e spero che tu faccia lo stesso con me :).