Mio papà, quando vivevo ancora a casa dei miei, mi ripeteva sempre “Togli i piedi dal divano“. Io lo facevo, per carità era casa sua in fondo e ho sempre preferito il quieto vivere alla polemica (sono sicura che i miei hanno un’altra opinione a riguardo), ma dentro di me l’ho sempre trovata una follia: il divano è uno di quegli oggetti che sono stati concepiti per il relax e non si è mai visto nessuno rilassarsi (davvero) con i piedi per terra (in tutti i sensi, reale e figurato).
I piedi sul divano vanno messi, sul divano ci si deve stare seduti, rannicchiati, sdraiati e anche in piedi. Il divano è quell’oggetto della casa che va vissuto più di tutti gli altri perché, più di tutti gli altri, serve davvero a tutto.
Nelle foto qui sotto, devo ammetterlo, l’esempio però lo do proprio male: i piedi sono saldi in terra, ma mi rifaccio stringendo tra le mani un cuore, perché il mio #vedocuori mi accompagna davvero sempre dappertutto.
Le foto sono state scattate una decina di giorni fa all’interno del negozio Mercatone Uno di Madignano in provincia di Cremona: l’occasione di visitare lo storico punto vendita recentemente rinnovato ha permesso a me e ad altri blogger di scoprire i nuovi divani della linea Paul Melly.
In particolare ci siamo accomodati su uno dei modelli della collezione Personal che permette, a chiunque lo acquisti, di personalizzarlo con una frase di massimo 80 caratteri. Io, per il mio, ho scelto ‘If I can’t have love, I’ll take sunshine‘, ispirandomi all’opera d’arte di Glenn Ligon. Tu cosa ci faresti scrivere, invece?
Fanno parte di Paul Melly anche le collezioni Taylor, caratterizzata da uno stile geometrico e dall’utilizzo di effetti ottici ottenuti usando il colore; Round dove è il motivo floreale a essere predominante e, infine, la collezione Vision in cui le contaminazioni pop rendono il divano una vera e propria opera d’arte.