Ieri sono stata a pranzo con i miei colleghi di UPV e il tizio alla cassa del ristorante giapponese vedendoci tutti con carta di credito e smartphone in mano, ha ipotizzato che da qui a 10 anni potremo pagare direttamente con il telefono, senza bisogno di contanti o tesserine. Abbastanza dolcemente gli abbiamo suggerito che la cosa è già fattibile ora e che forse è solo la velocità di penetrazione di nuovi sistemi di pagamento all’interno degli esercizi commerciali a tenere un passo più lento di quello dell’innovazione tecnologica e di sistema.
Sembrano passati secoli da quando, parlo per me, il telefono era quel cordless bianco e di cui masticavo l’antenna, estendibile, che mi accompagnava dal salotto alla mia camera e che quando iniziava a scaricarsi, sempre troppo presto per le mie infinite conversazioni con amiche e amici, iniziava a gracchiare e a emettere un cacofonico bip bip.
Sembrano passati secoli, ma sono in realtà trascorse solo poche manciate di anni, durante le quali è forse proprio il mondo della telefonia quello ad aver subito i cambi di rotta più parabolici e ad avere preso tutti in una sorta di morsa a chi ha il telefono in grado di fare più cose. Il mondo delle app è stato in ascesa, poi in esplosione e forse ora in relativa stabilizzazione, ma concentrato sul miglioramento delle performance. Non ci basta più un’app che faccia tante cose, ma ne vogliamo una che ne faccia una sola, ma meglio di qualsiasi altra, anzi meglio di chiunque altro, meglio di noi.
Qualche settimana fa a questo proposito ti ho parlato di Hype (trovi il post qui): ti ho spiegato come funziona, cosa puoi farci e perché serve a una smemorata come me. Oggi ti racconto invece come è nata l’idea e come si è sviluppato questo progetto di Banca Sella.
Ricapitolando, Hype è l’app che ha digitalizzato il denaro contante e che permette lo scambio dello stesso attraverso, appunto, lo smartphone. Il lavoro di Banca Sella sui servizi digitali inizia nel 2013 e in questo contesto nasce SELLALAB, l’acceleratore che ha l’obiettivo di sostenere e supportare la nascita di nuove startup, creando dei servizi per i clienti sviluppati a partire dalle loro necessità.
Si inizia quindi a ipotizzare la nascita di una banca leggera, che addirittura non si veda: nello stesso periodo viene lanciata Appersonam, una startup fondata da Federico Meconi il cui obiettivo è quello di semplificare l’uso del denaro. Le due realtà, cioè Appersonam e SELLALAB, si incontrano e insieme creano Hype. I giovani del gruppo di Meconi e gli esperti di Banca Sella lavorano fianco a fianco per realizzare un’app che sia molto più di quel che sembra e che diventi quindi una vera e propria soluzione digitale che renda l’utilizzo del denaro più intuitivo, semplice e che si avvicini all’idea che i soldi siano solo strumenti, nulla di più. E non per niente “Money is just a tool” è il claim di Hype.
Quello che sogno io è che, presto, l’utilizzo di questo genere di app si estenda dal mondo privato a quello pubblico: sarebbe bello fare benzina pagando con un’app, fare la spesa trasferendo il dovuto dal tuo account Hype a quello di Esselunga (o Lidl, che sono i miei due punti vendita favoriti per il procacciamento di cibo e derivati) e così via. Sono una sognatrice, ma sono sicura che i miei desideri sono pronti per essere esauditi, vero?