Qui da noi il nuovo anno è iniziato ormai da quasi 20 giorni. Abbiamo festeggiato portando avanti le nostre tradizioni, sociali e gastronomiche. Così scopri che se qui le lenticchie, il cotechino e, in alcuni casi, anche i datteri non possono mancare, gli spagnoli, dal canto loro, aspettano i dodici tocchi della mezzanotte del 31 dicembre per ingurgitare 12 acini di uva, accuratamente preparati in anticipo in sacchettini o in piccole bacinelle. Ognuno ha le sue, insomma.
Ma in un’altra parte del mondo c’è un popolo, quello cinese, che ancora non si è messo a tavola per bere e strafogarsi, per augurarsi una buona fine e un ottimo inizio. In Cina il Capodanno è vissuto come una vera e propria festa in grande stile. La massiccia presenza di cittadini cinesi in Italia e in altri paesi del mondo ha visto fiorire negli ultimi anni festeggiamenti che coinvolgono un po’ tutti, attirati e ammaliati da chi, ancora, vive alcuni periodi dell’anno come veri e propri avvenimenti.
Così il 23 gennaio milioni (o dovrei dire miliardi) di cinesi e non, diranno addio all’anno del Coniglio e festeggeranno l’inizio dell’anno del Dragone. I festeggiamenti dureranno in tutto 15 giorni, a iniziare dalla vigilia del nuovo anno per finire con la festa delle lanterne, durante la quale le famiglie usciranno per le vie cittadine portando con loro, appunto, lanterne colorate. Nelle case si accenderanno invece le candele per ingraziarsi la benevolenza degli spiriti. Va specificato, però, che anche in Cina è ormai entrato in uso il calendario gregoriano e che, per questo motivo, il ‘vero’ inizio dell’anno coincide con il nostro 1 gennaio e che quindi il Capodanno Cinese è diventato, ufficialmente, la Festa di Primavera.
Tradizioni e riti del Capodanno Cinese sono interessantissimi e parecchio vasti. Dal canto mio vi propongo una carrellata di prelibatezze gastronomiche che si usa consumare durante le festività.
Iniziamo dal Nian Gao cantonese, tipico della regione del Guangdong. Si tratta di un dolce di riso fritto in padella. Viene consumato tradizionalmente durante la festa delle lanterne e il significato del nome di questa torta significa ‘Anno più prosperoso del precedente‘.
Altro piatto che tiene banco durante la Festa di Primavera è quello dei Jiaozi, comunemente chiamati, almeno qui in Italia, ravioli. Da non confondersi con i wanton, i Jiaozi vengono consumati dopo l’immersione in salsa e aceto di soia. La tradizione parla chiaro: più se ne mangiano durante il Capodanno, più soldi si dovrebbero fare nel corso dell’anno successivo. Rischio indigestione praticamente garantito.
Termino con il piatto cinese forse più conosciuto, il mitico involtino primavera, dal quale, presumibilmente, deriva anche il nome della festa di Capodanno. Come i ravioli, anche lo ‘spring roll’ viene mangiato per garantirsi prosperità economica: l’aspetto, simile a quello di un lingotto, dovrebbe parlare da sè.
Per chiunque volesse prendere parte a festeggiamenti in piena regola per l’inizio dell’Anno del Dragone, il Fidenza Village organizza una serie di iniziative a partire dal 21 gennaio e fino al 29. Tra le altre, il ristorante Barlumeria presente all’interno dell’outlet, proporrà un menu a tema per far assaporare alla clientela anche i sapori tipici della Festa di Primavera.
A casa Coloured Sauce non si sa ancora se si festeggerà in via domestica, o più in grande stile. Ma conoscendo Enne credo che l’unica scelta sia quella di mettersi (mi) ai fornelli 🙂
Happy Year of the Dragon a tutti voi!