Non mi sono mai sentita meno in forma di ora. Mi rendo conto che questo non è l’incipit di un post che promette di essere positivo e felice, ma ho intenzione di stupirti.
Negli ultimi mesi sono successe tante cose, proprio quando sembrava che non stesse accadendo nulla: chiusi nelle nostre case aspettavamo che la vita scorresse con modi e tempi che mai avevamo conosciuto e mai avremmo pensato di dover conoscere. Il mio fisico e il mio aspetto ne hanno risentito: dopo le grazie della gravidanza (pelle eccezionale, capelli folti, lucidi e poco crespi tutti i giorni in qualsiasi condizione) ero riuscita ad attutire i colpi dell’allattamento. Ero rientrata nei miei amati jeans che contano ormai 15 primavere, la pancia era piatta, i capelli (che sono fissata l’ho già scritto qui, l’anno scorso) continuavano a crescere tantissimo e in quantità e la cellulite c’era, ma comunque sotto controllo.
Il giorno prima del lockdown sono andata dal dermatologo: da qualche settimana, ossia da quando avevo sospeso l’allattamento, ero vittima di quel che si chiama defluvium post-partum che altro non è se non una consistente e permanente caduta di capelli, dovuta agli sbalzi ormonali che caratterizzano i mesi post parto. Mi ha prescritto degli integratori e mi ha rassicurato: “in qualche mese tutto tornerà alla normalità”.
Non l’avesse mai detto: tempo 24 ore ed è iniziata la simpatica avventura del lockdown durata un numero di giorni che ho deciso di dimenticare, o comunque di ricordare il meno possibile. Volente o nolente mi sono lasciata andare: la vita attiva che avevo sempre condotto e che mi aveva permesso di poter non essere troppo sportiva ha fatto spazio a un’indolenza prima sconosciuta. Ed ecco quindi la pancia a far capolino e un senso di pesantezza che solo adesso inizia ad andarsene, almeno in parte.
Ma, attenzione, ai capelli non ho smesso di dedicarmi: oltre agli integratori, ho introdotto l’utilizzo dell’olio di argan (sulle punte prima di lavarli, in modalità impacco) e, grazie alla box del mese di giugno di Abiby, ho provato due prodotti Prime Organic (shampoo e balsamo) senza siliconi (assoluta novità per me che con i capelli crespi penso sempre di aver bisogno di ingredienti “pesanti”, in grado di domarli).
La sorpresa è stata più che positiva: i capelli risultano lucidi e rimangono puliti (leggeri, direi) per molto più tempo. Non sono schiava del lavaggio quotidiano (caldo e sudore permettendo, ovviamente) e la sensazione è quella di essere più in ordine. La formulazione dello shampoo, infatti, è pensata per ripristinare e proteggere la fibra capillare conferendole lo stesso effetto “seta” offerto tipicamente dai prodotti con i siliconi, solo che, questa volta, siliconi (ma anche parabeni e conservanti) non ce ne sono.
Il balsamo (che se ti ricordi qui avevo detto di non usare praticamente mai) lascia un effetto lucido che vale lo sforzo di imparare a utilizzarlo con costanza.
Non ho ovviamente abbandonato il mio prodotto preferito per la definizione dei ricci e ho invece introdotto nuove spazzole meno aggressive e più adatte al mio capello.
La tangle, innanzitutto, prima della doccia e subito dopo per un primo accenno di “piega” a capelli bagnati. E quella con i denti in legno, più delicata, e adatta a un ultimo ritocco post-diffusore.
Nel frattempo ho iniziato a fare pace con il fatto che il mio corpo, complice la vita sedentaria degli ultimi mesi e anche la gravidanza è cambiato. È cambiata l’espressione dei miei occhi, la forma dei miei fianchi, l’ampiezza del mio busto e soprattutto la sua capacità modificarsi velocemente a seconda delle mie abitudini.
Sono cambiata io, è cambiato anche il mio corpo: vale la pena assecondarlo, trovare nuovi modi per stare bene e per perseguire un benessere psico-fisico adatto a quella che – ora lo posso dire con certezza – ringrazio di essere diventata.