È stata un’estate così, con poco sole “di mare” e un po’ di sole “di montagna”. Che “abbronza di più” mi sono sempre sentita dire, perché l’altitudine è maggiore (si è più vicini), l’aria più pulita (c’è meno “roba” tra te e il sole) e forse anche perché lo prendi senza accorgertene che nella mia personale lista dei cliché non verificati è sicuramente uno di quelli che va per la maggiore.
Dopo aver preso la mia spiegazione con le pinze, addentriamoci invece con più convinzione nel capire come tenersi addosso questo colorito sano almeno per qualche altra settimana. Ammetto di essere stata una scriteriata nel prendere il sole: il mio passato vanta una serie di esposizioni senza crema/con creme non protettive o comunque una lunga lista di scottature che in regalo mi hanno lasciato una pelle che una dermatologa – qualche tempo fa – ha definito “marmorea” e no, non era un complimento.
Abiby mi ha mandato questa semplice, ma esaustiva infografica che – in 10 semplici step – insegna come far durare di più l’abbronzatura anche ora che siamo dovuti – ahinoi – tornare in città.
La protezione e con essa l’idratazione – prima e dopo l’esposizione – è fondamentale sia per preparare la pelle, sia per evitare che si squami e che perda quindi il colore che si è guadagnata sul campo. Mentre per il doposole non ho particolari preferenze (nelle scorse settimane ho “rubato” quello di mia figlia che ha 10 mesi), dall’anno scorso uso questa crema che protegge, ma abbronza, ha una profumazione piacevole e che, soprattutto, si assorbe facilmente, non lasciando residui di alcun genere.
Sull’aria condizionata e sulla doccia caldissima, invece, cado in tentazione: in casa usiamo il deumidificatore più che il condizionatore, ma temo che il risultato sia lo stesso (la pelle si secca moltissimo). E la doccia caldissima – anche in piena estate – è una cosa divertente che mi riprometto di non fare mai più. E invece persevero.
Mi do le pacche sulle spalle da sola per il “bere tanto” e per lo scrub: la prima cosa l’ho imparata l’anno scorso, in periodo gravidanza. Lo scrub lo faccio regolarmente (almeno una volta alla settimana e in questo periodo uso questo di Skin Alchemists, trovato proprio nella box di Abiby lo scorso giugno) e non incide quindi troppo sull’abbronzatura: inoltre se la pelle è preparata, quindi idratata e protetta, fa solo bene, in qualsiasi condizione.
E sulla questione dell’uscire quanto più spesso possibile credo che la motivazione non debba essere solo l’abbronzatura: questo 2020 ci ha insegnato – e ancora lo sta facendo – che la libertà non è scontata. Tutto quel che di positivo possiamo avere è da goderselo fino in fondo e una passeggiata all’aria aperta è spesso molto più preziosa di quel che si possa pensare.