Ancora pochi giorni (terminano entrambe il 29 gennaio 2023) per visitare Keith Haring. Radiant Vision e Richard Avedon: Relationships, le mostre allestite rispettivamente all’Orangerie della Villa Reale di Monza e a Palazzo Reale, a Milano.
La prima ospita 100 opere, inedite in Italia, realizzate da Keith Haring negli anni Ottanta, con la volontà di raccontare la genesi di un artista che, tra i primi insieme ad Andy Warhol, ha saputo (e voluto) dare all’arte una portata fuori dalle nicchie e davvero popolare.
A dimostrazione di questo l’apertura nel 1986 del Pop Shop a NYC in Lafayette Street, un negozio che vendeva oggetti e prodotti realizzati su design dello stesso Haring. Qui sotto la shopper bag che veniva distribuita allora a chi acquistava (amerei averne una, chi no?) e alcuni dei magnetini in vendita nello stesso shop. Una secondo indirizzo a Tokyo, nel 1987, non ebbe purtroppo la stessa fortuna del primo.
La mostra ben racconta il significato del Radiant Baby, altrimenti chiamato “il bambino di Keith Haring”, ovvero la sua figura più ricorrente, adatta per essere utilizzata come firma, come tag oppure come opera stessa. Semplice e versatile risultava utile per raccontare molto, oppure per raccontare molto poco. In ogni caso era sempre significativa.
Haring fu molto attivo anche a livello pubblicitario: numerose furono le collaborazioni con riviste e brand che gli commissionavano locandine e creatività pubblicitarie. Tra le collabs spicca sicuramente quella con Richard Avedon grazie alla quale venne realizzato questo manifesto pubblicitario con protagonista Brooke Shields.
Al termine del percorso è disponibile una lavagna con gessetti dove poter disegnare, scrivere e lasciare il proprio segno nel mondo, esattamente come Keith Haring iniziò a fare all’inizio degli anni Ottanta nella metropolitana newyorkese.
Allo shop della mostra ho acquistato questo libro per bambini che racconta la storia di Keith Haring. Molto gradevole, consigliato ai piccoli amanti (speriamo) dell’arte.
Citato poco sopra, Richard Avedon è il protagonista delle retrospettiva che gli viene dedicata fino al 29 gennaio a Palazzo Reale a Milano. La mostra si chiama Relationships e ripercorre il lavoro di uno dei grandi maestri della fotografia, mettendo a disposizione dei visitatori oltre 100 fotografie realizzate da Avedon nel corso di cinque decenni di attività.
Tra gli sponsor della mostra c’è Versace e proprio alla collaborazione con la maison è dedicata una parte dell’esibizione, con gli scatti realizzati dal 1980 al 1998, anno in cui Avedon firmò la sua ultima campagna per la casa di moda.
Il percorso espositivo è suddiviso in 10 sezioni, ognuna spiegata tanto in generale, quanto nel dettaglio di ogni singolo scatto. Avedon si focalizzava sulla moda (come già detto sopra) e in particolare sul ritratto, diventato con il tempo la sua cifra stilistica. Attori, poeti, modelle, politici, sportivi, artisti, attivisti e semplici persone sono stati i protagonisti di scatti che hanno fatto la storia della fotografia.
Con l’Abbonamento Musei (Lombardia e Valle d’Aosta) l’accesso alle mostre ha un costo di 10 Euro (cad.).