Ho cambiato la mia beauty routine. O meglio, arrivata a 37 anni ho pensato che fosse il caso di iniziare ad averne una. Così come sono una macchina da guerra sul lavoro, nell’abitudinarietà di certi gesti sono molto, molto pigra. Poco male se hai 20 anni e una pelle che non teme quel che mangi, ciò che respiri e se qualche volta ti dimentichi di struccarla. Meno bene se invece 17 anni dopo la dieta non sai ancora cosa sia e vivi in una città che spesso vanta una qualità dell’aria dimenticabile.
L’evidenza del cattivo stato della pelle del mio viso non ha atteso l’estate: se in inverno me la sono cavata, in primavera a metà giornata la mia fronte sembrava un frantoio e la zona del mento un prato fiorito. Correttore, fondotinta e cipria facevano quel che potevano: quando però la base è quella che è puoi mettere tutte le pezze che vuoi, ma il risultato sarà sempre scadente.
Da un paio di mesi ho quindi cercato di mettermi in riga: su consiglio del mio amico farmacista ho iniziato una cura cosmetica anche a base di integratori. Per una fortunata coincidenza di fattori (che credo sia dovuta a quella famosa legge dell’attrazione per la quale quanto ti concentri e vuoi davvero una cosa, quella cosa arriva anche quando non te la saresti aspettata) nel frattempo sono stata contattata anche da Abiby.it, un sito italiano dedicato al beauty shopping che fa scouting in tutto il mondo tra brand emergenti o non ancora noti in Italia spedendo ogni mese alle sue clienti abbonate una beauty box, che mi ha fatto provare 4 prodotti beauty bio e/o naturali da inserire all’interno della mia routine di bellezza.
Per fartela breve, al momento mi sto regolando così (ma già dalla prossima settimana introdurrò una novità):
- appena sveglia, la mattina, lavo il viso usando una saponetta ai fanghi del Mar Morto (precisamente questa);
- subito dopo passo un tonico a base di latte ambra (comprato in farmacia) adatto per pelle acneiche e grasse che aiuta a eliminare impurità e ad evitare che la pelle diventi lucida. La stessa cosa la faccio la sera, dopo essermi struccata con i prodotti che uso di solito (nel mio caso acqua micellare e struccante bifasico per gli occhi);
- 2 volte al giorno – la mattina a colazione e la sera a cena – assumo 2 compresse (per un totale quindi di 4) di un integratore a base di olio di semi di boragine, alleato prezioso sia per mantenere la pelle giovane (grazie agli Omega 6), sia per contrastare le imperfezioni acneiche;
- una volta alla settimana uso il Daily Resurfacing Exfoliant di Modern Skyn Alchemy che ho trovato nella box di Abiby: si tratta di un esfoliante delicato a base di farina di riso, lavanda, rosmarino e olio di canapa e serve per rendere la pelle del viso (ma anche del corpo) più delicata. L’uso è consigliato anche quotidianamente, ma vista la situazione delicata della mia pelle, l’ho ridotto a una volta alla settimana e devo dire che funziona;
- last but not least, ho pensato che fosse il caso di far fruttare la fortuna di possedere una vasca da bagno. Così, appena riesco, mi concedo almeno una mezz’ora del cosiddetto me time a mollo in acqua calda. Quando proprio voglio fare la secchiona, ci butto dentro due bicchieroni di sali di Epsom (che ho comprato su Amazon, qui) altrimenti vado di bagnoschiuma profumatissimo o di sali da bagno (tipo questi, per esempio).
Se la me pigra trova che tutto questo sia eccessivo, la me realistica sa che è solo una parte di quel che mi tocca fare per arginare i danni e volermi del bene.
Un capitolo a parte merita il make up (attualmente sto testando nuovi prodotti per capire se posso introdurre qualche novità nel mio modo di truccarmi, ormai lo stesso dal 1995) e un paio di capitoli meriterebbero invece i capelli, mio famigerato tallone d’Achille che sto cercando di gestire razionalmente.
Tra un anti crespo e un nuovo fondotinta, vado a comprare anche un altro integratore che di cose che mi fanno bene non dovrei mai averne abbastanza.