Se mi vuoi far felice mi porti a mangiare in trattoria. O in osteria. Ché la differenza io ancora credo di non averla capita, ma ciò che so è che in una o nell’altra mi trovo a mio agio. Chi pensa che Milano sia condannata a una patina di glamour e di “pettinato” in ogni dove, sa di sbagliarsi. È proprio qui in città che si annidano posticini che definiremmo ‘tipici’ dove per ‘tipico’ si intende quel grezzo che non è mai disagio, quell’accoglienza non pretenziosa e, soprattutto, luoghi in cui servono piatti nei quali non è necessario organizzare la caccia al cibo perché esso è lì, fiero, strabordante, insomma TANTO.
Bando alle ciance, ecco 5 delle trattorie/osterie a Milano in grado di farti uscire con il sorriso, anche dopo aver visto il conto (in tutte è possibile cenare anche con soli 25 Euro, bevande incluse).
1. Osteria Ma.Si – Via Lodovico Il Moro, 93
Vai sul Naviglio Grande e spingiti in fondo, e poi in fondo ancora. È qui che troverai Ma.Si, uno dei miei indirizzi del cuore, quello dove ti senti sempre a casa, col menu vai sul sicuro e la qualità è alta. La cucina è pugliese, il menu è fisso e meraviglioso è il piatto di antipasti misti. Dimenticati le mini-porzioni e immagina della gran burrata cremosa, del caciocavallo morbido, un’orgia di prosciutto, coppa, salame, ma anche di pomodorini, peperoni e bruschette. Fai in modo di conservare la giusta quantità di energie per proseguire con le orecchiette preparate in svariati modi. Quelle tipiche (ecco qui!) sono ‘Alla Minchiata‘, ossia con pomodorini, rucola e ricotta salata, condite al momento, direttamente in tavola. Si prosegue con piatti di carne, ma solo equina, di toro o di asino.
2. Osteria Alla Grande – Via delle Forze Armate, 405
Fan di Baggio, uniamoci! Da quando ne ho scoperto l’esistenza, in questo quartiere ormai vengo una volta alla settimana. La scusa è che non è troppo distante da casa (nuova), la verità è che ci sono dei posticini che mi vengono gli occhi a cuore al sol pensiero. Uno di questi si chiama Osteria Alla Grande e a Milano è una specie di istituzione. L’ambiente è molto accogliente, ha pochi coperti e il venerdì e il sabato sera si cena accompagnati dalla voce e dalla chitarra di Donato de I Profeti. La cucina è milanese, dal risotto all’ossobuco, dalla cotoletta ai nervetti. Prezzi più che modici e qualità molto buona: si mangia con gusto, si canta tutti, i volenti e i nolenti che non riescono a non farsi trascinare, e si prende confidenza con quel modo di fare schietto e altamente ironico tipico dell’oste milanese ‘di una volta’.
Unica piccola nota di demerito – se coì si può definire: quando esci da qui Gaber e Jannacci ti mancano più del solito.
3. Cooperativa La Liberazione – Via Lomellina, 14
La sera dei miei 36 anni – poco più di un mese fa – l’ho voluta trascorrere qui. Non ci ero mai stata e col senno di poi so di aver scelto bene (anche se per me ha scelto in realtà il mio fidanzato). Le recensioni che trovi online non mentono: questa trattoria è un inno fatto e finito alla resistenza, alla voglia di giustizia, all’esigenza di uguaglianza. Ricordi di un passato che non c’è più e frasi celebri si rincorrono sui muri, tra fotografie storiche e immagini evocative. Il menu è semplice, di chiara matrice milanese e subisce l’influenza della tradizione gastronomica di chi sta in cucina. Il vino scorre a fiumi e il piatto vegetariano che ho scelto la sera del mio compleanno lo ricordo con grande piacere. Tanti applausi e un “ritornerò” scolpito nella pietra.
4. Bar Trattoria 395 – Via delle Forze Armate, 395
È aperto solo per pranzo, con l’eccezione del sabato sera. Più che un ristorante è, appunto, un bar con annessa cucina. I coperti sono tanti e l’ambiente è semplice, ma accogliente. Il menu è prevalentemente di mare con qualche incursione tipica meneghina (sabato c’era la cassoeula) e dei cappellacci alla norcina che hanno il loro buon perché. Siamo sempre a Baggio, a due passi due dall’Osteria Alla Grande e il mood, anche se nessuno canta, è sempre lo stesso. Semplicità, schiettezza e una gentilezza che non ha niente di reverenziale. Conto onestissimo: si parte da un menu completo a 20 Euro (ma se vuoi un solo piatto o due su tre paghi di meno) a cui aggiungi bevande e, se vuoi, il dolce.
5. Trattoria Fà Ballà l’Oeucc – Via Pistoia, 19
Baggio again! Qui l’atmosfera è ancora più casalinga, ma meno accogliente degli altri due locali menzionati poco sopra. In tutta onestà non posso dire di aver cenato con pietanze indimenticabili: la cucina è veloce e questo penalizza la qualità del risultato finale. Ho però molto apprezzato il tagliere di salumi e formaggi misti, la gentilezza del servizio e l’accompagnamento musicale, meno tipico di quello di Alla Grande, ma sempre divertente. Fà Ballà l’Oeucc è consigliata per quelle cene in compagnia che hanno poche pretese, se non il lusso della convivialità.