Se vivi a Milano avrai sicuramente l’abitudine di non cenare in centro città (dove per centro intendo le aree limitrofe al Duomo): può andare bene mangiarci qualcosa al volo per pranzo, ma se devi prenotare una cena è molto probabile che sceglierai un locale in un’altra zona della città.
Come darti torto: Milano è migliorata tantissimo negli ultimi tempi ed è diventata più bella che mai; in centro si riescono a fare moltissime cose, ma esiste e persiste ancora il tabù del “mangiar fuori”. Si temono i posti troppo turistici, una folla disumana e le attese che questa si porta con sé.
Una buona notizia però c’è: anche in centro-centro si comincia a intravedere la luce in fondo al tunnel, con qualche indirizzo – oltre ai vari Temakinho, Briscola e Wagamama – di qualità.
Qui di seguito ne ho selezionati 5, in grado di soddisfare voglie di menu e necessità di spesa tra loro diverse:
1. Ristorante coreano Hana
Il bibimbap non è buono come quello del Ginmi, ma la cucina coreana di Hana è comunque squisita. Il ristorante, non troppo grande, ma poco caotico e molto accogliente, è proprio di fianco al Duomo, in via Mazzini, la strada da che dall’incrocio con via Torino ti conduce in Missori. Più in centro di così c’è solo la Madonnina.
Si cena piuttosto velocemente, ma puoi rimanere in comodità a chiacchierare. Il personale è molto cordiale e ha la pazienza di spiegarti come mangiare i piatti che scegli. Buono anche il kimchi che, volendo, ti servono come antipasto.
Ristorante coreano Hana
Via Giuseppe Mazzini, 12
2. Babila Bistrot
Tra i boom di questi ultimi 5 anni inserisco con gioia gli ostelli. Dimenticati i “postacci” che hai in mente e togliti dalla testa l’idea del backpacker un po’ pulcioso disposto a dormire ovunque pur di risparmiare. L’ostello contemporaneo è di design, pulito, accogliente e in grado di ospitare (anche) viaggiatori comuni che lo zaino non sanno neanche che forma abbia.
Qui ti ho parlato di un format italiano che ha aperto una sua sede anche a Bagan, mentre oggi mi dedico a Babila Bistrot, un luogo inaspettato e multitasking che ho avuto il piacere di conoscere qualche settimana fa.
Centralissimo e ricavato da un edificio storico proprio di fianco al Conservatorio, oltre alle 17 camere, il Babila Bistrot offre anche la possibilità, a tutti e tutti giorni, di gustare una cucina di qualità, a pranzo con un menu fisso, mentre alla sera con una serie di proposte che mixano la tradizione con rivisitazioni fusion (menzione d’onore ai felafel di ceci in crema di yogurt).
Ogni settimana vengono inoltre organizzate jam session e sessioni di live music alle quali poter assistere gustando un cocktail.
Babila Hostel
Via Conservatorio 2a
www.babilahostel.it/?lang=it
3. I love poke
Su le mani se ami il poke come me! Vera e propria rivelazione (perlomeno milanese) del 2018, il poke si fa apprezzare per essere semplice da mangiare, leggero e salutare. I love poke si vanta di essere il primo locale aperto in città dedicato a questa specialità, ora con due punti vendita: uno in via Tortona e l’altro, davvero un buchetto, in piazza dei Mercanti a due-passi-due dal Duomo.
Piccola nota: se anche tu hai problemi di intolleranza alla soia, sappi che tutto il pesce che viene servito è marinato nella salsa. Chiedi quindi che nella bowl ti venga inserita la versione “nature”.
I love poke
Passaggio degli Osii, 2
www.ilovepoke.it
4. Osteria della Lanterna
In una traversa di Corso Italia c’è l’Osteria della Lanterna, un locale storico che assomiglia moltissimo a una trattoria di paese. Al comando una donna dai modi decisi che non teme di chiamarti “tesoro” e che è capace, in un secondo, di farti sentire a casa. Il menu è corto e popolare: non mancano i carboidrati serviti in grandi piatti – molto molto abbondanti – di pasta condita come avrebbe fatto la nonna, con tanto ragù di salsiccia.
Piccolo avvertimento: se non sei un mangione limitati a un piatto (primo o secondo) e condividi magari un antipasto misto con chi siede al tavolo con te. Prenotazione obbligatoria: è sempre pieno.
Osteria della Lanterna
Via Mercalli, 3
5. Colazione al Mandarin Oriental
Non di sola frugalità vive l’uomo (vabbè non era proprio così, ma ci siamo capiti), motivo per il quale all’elenco aggiungo anche un’esperienza raffinata e da-fare-almeno-una-volta. E, potendo, ripeterla qualche altra.
L’Hotel Mandarin Oriental, nascosto in una traversa di via Manzoni, è una gioia per gli occhi. Non posso fare altro se non dirti che è… bello. Che il lusso, quando non è kitsch, trasmette solo ed esclusivamente benessere, per la vista e per l’anima.
Se trovi che una cena da Seta, il ristorante stellato dell’albergo, sia troppo cara, mi sento di consigliarti vivamente la colazione: attiva tutte le mattine dalle 7:30 alle 10:30 è fruibile in quattro versioni (alla carta, continentale, full breakfast e orientale). Io ho provato la full che include la possibilità di servirsi di tutte le proposte del buffet (più bevande calde e succhi) e di ordinare in aggiunta, alla carta, le uova cucinate come preferisci. Vale un pranzo, se non di più.
Costa quanto una buona cena, ma sono soldi spesi benissimo.
Mandarin Oriental Milano
Via Andegari, 9
www.mandarinoriental.it/milan