Se mi leggete forse ormai sapete chi sono e se invece non l’avete mai fatto adesso ne saprete qualcosa di più. Questo post serve per presentarmi a Grazia.it che sta cercando nuove blogger da inserire nel suo network. Non ho la presunzione di farcela (verrà aperta una sorta di votazione nel caso in cui fossi pre-selezionata), ma qualcuno mi insegna sempre che tentar non nuoce (l’avete mai sentita questa?) e che, mal che vada, vi avrò raccontato qualcosa (in più) su chi sono e cosa mi piace.
Pronti?? Sì??! Allora… iniziamo!!
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Tutti mi conoscono, praticamente da sempre, come LaRaffa (tutto attaccato). Ho 31 anni (quando ne avevo 30 dicevo 20+10, ma ora 20 +11 non mi piace tanto), vivo a Milano, ma sono comasca, sono alta, qualcuno dice anche un po’ goffa, e sono molto curiosa (molto).
Per mia nonna la mia professione è ancora un mistero, qualcosa di un po’ esotico che ha voluto le appuntassi su un bloc notes così da non potersene dimenticare quando parla con le amiche al telefono. Faccio la PR, ma anche la press officer, la digital PR, la copywriter e la blogger (ma va’?). Vivo questa sorta di schizofrenia professionale in modo del tutto sereno e naturale. Non potrei fare altrimenti, nel senso che io, seduta a una scrivania a occuparmi di una e una sola cosa per tutti i giorni della settimana, del mese, dell’anno, oddio.. della vita!, proprio non mi ci sono mai vista.
Ci ho provato, quando, ormai quasi 10 anni fa, mi sono trasferita a Milano: dovevo ancora finire di studiare, ma avevo necessità di un lavoro per potermi mantenere al 100% e, allora, nel mio gruppo di amici credo di essere stata la prima a ottenere un ambitissimo contratto a tempo indeterminato, ramo TV. Invidiatissima.
Ma io scalpitavo: volevo portare avanti qualcosa che fosse solo mio, o meglio mi sarebbe piaciuto mettere a frutto ciò che sapevo fare meglio: scrivere, parlare, ascoltare e socializzare. La vera verità è che mi sarebbe piaciuto far fruttare la mia parlantina anche solo per non sentirmi più dire che parlavo troppo. Ce l’ho fatta. E’ capitato un po’ per caso e, per gioco, mi sono messa a fare la PR per la succursale italiana di un’azienda americana specializzata in tecnologia wireless. Alzavo il telefono e parlavo nel mio inglese, allora ancora vagamente scolastico, con giornalisti oltreoceano con una sicumera che ha fregato un po’ tutti. Me compresa.
Da allora le PR, l’ufficio stampa, il copywriting e il blogging fanno parte della mia vita, sia tramite le collaborazioni che porto avanti con aziende varie, sia per interesse personale.
Non cambio numero di cellulare dal 1998 e nemmeno gestore, a dire la verità. Aspetto ancora che mi diano un premio fedeltà, ma ormai ci sto rinunciando.
Ho una memoria elefantiaca e, rassicuro chi mi invidia, non è quasi mai un vantaggio. Fare la vaga o la sbadata mi farebbe comodo. Talvolta.
Ho scritto, letto, parlato e ascoltato un mucchio di cose: saprei dire che cos’è un software VMS per la TVCC, ma non mi tiro indietro se l’argomento di cui discutere dovesse essere il Game Based Learning. Certo è che tra tutto quello che mi capita tra le mani, niente sfugge come sabbia, ma qualcosa rimane effettivamente ‘appiccicato’ alla pelle, ai pensieri e diventa passione. Il cibo, la moda e l’arte sono i pilastri su cui costruisco il mio percorso professionale e personale, naturalmente. Sono le piastrelle del sentiero che percorro ogni giorno e che lucido, abbellisco e proteggo con costanza e convinzione.
Non sono una fashionista, ma sono una mangiona. Sono magra (o falsa tale, come mi hanno descritta), ma non sono una che ama l’arte a prescindere. Volendo potrei avere un’opinione su ogni cosa e, a dirla tutta, ce l’ho. Ma preferisco esprimerla a dovere, argomentandola. La curiosità mi porta a studiare, scoprire e analizzare le sfaccettature di ciò di cui mi occupo o che anche solo mi interessa.
Non so se è questo il genere di post che Grazia richiedeva, ma questa è quella che sono e le pagine di questo blog spero che riescano a farlo capire. Questo è il canale di Grazia che leggo più spesso e la sezione dedicata al Food è quella che mi fa letteralmente sognare.