Quando gli ho mostrato Drinkify, Enne l’ha marchiato come ‘una grande cagata’ (ipse dixit). In effetti non è ‘sta grande idea, quindi intanto che scrivo mi chiedo perchè ne sto parlando, ma visto che oggi mi sento vagamente cazzara e non mi va di dare un senso a tutto (oddio) continuo a digitare.
La musica qui dentro, nella minicasa, è entrata solo a Natale: prima, per ben quasi due anni, c’era il silenzio totale. Impegnata a ricostruirmi una vita, un lavoro e una casa avevo lasciato indietro alcune cose. La musica (e per essere più esatta ‘lo stereo’) era stata dimenticata, praticamente del tutto (parentesi X Factor esclusa, ovvio).
Poi Enne mi regala uno stereo superfigo e io mi intrippo di musica, scarico, recupero vecchi CD (o almeno ‘cerco di recuperare’ – chissà che fine hanno fatto, boh) e ascolto praticamente sempre la radio. Poi scopro StumbleUpon (ma che digital essere sono stata finora che non ne conoscevo l’esistenza?) e arrivo quindi anche a Drinkify, un sito che associa al cantante/band che stai ascoltando un drink.
Così che tu non debba più, che so, ascoltare gli Smiths bevendo Coca Cola, quanto invece una bella bottiglia di vino Buckfast (?) o che il supplizio Pausini possa essere alleggerito da una vodka condita con lime e qualcos’altro che non ho capito.
Stamattina io ascolto Sinead (ma non bevo una bottiglia di rosso). Ecco qui:
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=n14lwdpYkAA]