Se nasci e cresci in provincia sai che arrivata ai 18 anni la patente è quasi d’obbligo. Spostarsi senza un mezzo proprio, che sia un’auto o un motorino, è quasi impossibile. I mezzi ci sono, ma funzionano di più se devi uscire dalla città e limitrofi per andare in un’altra e gli amici disponibili a venire a prenderti e a scarrozzarti perdono improvvisamente la bussola quando si fidanzano o trovano altro di meglio da fare. E come dar loro torto? Io non ho mai guidato un motorino e se conoscete mio fratello potete chiedere a lui il perché e così, finché non mi sono trasferita a Milano, l’auto era il mio unico e solo mezzo di spostamento in quel di Como.
Riflettevo ieri su questa cosa e sul fatto che complice una grande città, complici anche le nuove frontiere della mobilità urbana il mio (nostro) modo di muoversi all’interno delle città è cambiato nel corso degli anni e ha fatto spazio, così come è successo in tanti altri settori, alla condivisione. Senza la pretesa di essere esaustiva (anzi) e basandomi unicamente su ciò che a Milano è possibile fare, qui sotto trovate qualche suggerimento, idea e indicazione per muovervi all’interno della città e/o per condividere i vostri spostamenti:
1) Uber: ha fatto parlare tantissimo di sé, soprattutto da quando la lobby dei tassisti si è rivoltata contro questo servizio che, tramite un’app per smartphone, consente di prenotare un’auto con autista quasi come se fosse un taxi. La differenza? Innanzitutto la modalità di prenotazione, unicamente tramite l’app che mostra la posizione della macchina che stai chiamando e i minuti di attesa che ti separano dal suo arrivo; l’auto stessa, spesso berline scure; il metodo di pagamento: quando scarichi l’app e ti registri il sistema ti chiede di inserire anche il numero della carta di credito con la quale desideri pagare le tue corse. Al termine di ognuna di queste l’importo delle stesse viene direttamente scalato dal tuo credito e al tuo indirizzo mail viene inviata una ricevuta (comoda anche per il commercialista). Il costo è quasi pari a quello del taxi con l’unica differenza che prima di prenotare la corsa, impostando sull’app il percorso che dovrai compiere, hai un riscontro sulla cifra (euro più, euro meno) che andrai a pagare e che sarà calcolata solamente dal punto in cui vieni prelevata a quello in cui vieni scaricata.
2) Blablacar: sapete qual è la differenza tra carpooling e car sharing? Per carpooling si intende la condivisione da parte di più persone di una stessa auto privata (quindi potenzialmente appartenente a uno dei viaggiatori) per compiere uno stesso (o parte dello) percorso. Il car sharing, invece, prevede la condivisione di un’auto ‘a noleggio’ o comunque il noleggio di un’auto, anche da parte di un singolo, per brevi spostamenti urbani.
Nel tempo sono nati parecchi siti dedicati al carpooling, ma ultimamente sta facendo parlare di sé BlaBlacar, la piattaforma che permette a conducenti e potenziali passeggeri di incrociare domanda e offerta. Poniamo che io debba andare con la mia auto da Milano a Pavia: dopo essermi registrata sul sito, pubblico la mia offerta, ovvero la possibilità di dare un passaggio a chiunque quello stesso giorno abbia necessità di raggiungere Pavia da Milano. BlaBlacar aiuta chi guida e chi prende il passaggio ad accordarsi (anche) sul costo del viaggio (ovviamente da condividere).
Il video qui sotto spiega in modo esaustivo il funzionamento:
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3) Car2Go: è il neonato servizio di car sharing attivo proprio a Milano. Un po’ caro (anche se apparentemente non sembra) permette a chiunque abbia bisogno di un’auto di recuperarla facilmente direttamente dalla strada. Il servizio, tramite app o via web, indica la posizione della auto Car2go parcheggiate in città dai precedenti utilizzatori. Per utilizzarle basterà utilizzare la propria membercard, ricevuta dopo la registrazione. Una volta terminato il proprio giro, l’auto può essere tranquillamente parcheggiata entro i limiti di esercizio del servizio, ovvero l’intera città. Parcheggio e carburante sono inclusi nel costo del noleggio.
4) Zucano: quante volte vi è capitato un viaggio accanto a una persona sconosciuta che si è rivelata una vera e propria piaga e quante altre volte invece è stato proprio grazie a un viaggio che avete conosciuto chi avrebbe poi contato, più o meno, nella vostra vita? Zucano vuole cercare di eliminare, per quanto è possibile, il rischio che uno spostamento possa diventare un fallimento sociale. La piattaforma consente di impostare il proprio viaggio, indicando luogo di partenza, destinazione, data e mezzo e di condividerla sia con gli utenti di Zucano, sia con quelli di altri social network sincronizzati con il proprio profilo zucaniano. Lo scopo è quello di trovare altri (già) amici che hanno intenzione di compiere lo stesso percorso, o di conoscerne di nuovi proprio grazie all’aver precedentemente condiviso i propri piani in termini di spostamento.
Per il lancio del servizio, avvenuto verso la fine dello scorso anno, con ART-Sharing abbiamo realizzato il video di presentazione che vedete qui sotto.
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5) BiciMi4Social: è l’app sviluppata dal giovanissimo Antonio Scardigno (20 anni) che pochi giorni fa ha vinto il premio della giuria popolare come miglior app al concorso App4Mi. L’app consente un utilizzo social ed efficiente del servizio di bike sharing offerto dal Comune di Milano permettendo di raggiungere facilmente le biciclette più vicine alla propria posizione, così come di conoscere quali piste ciclabili sono presenti in città, ma anche di segnalarne di nuove. Per ora disponibile solo per dispositivi Android.
Da ultimo vi consiglio di dare un’occhiata anche al progetto SUPERHUB (vedi anche questo video), basato sulla green (smart) mobility, e al mobile game che imaginary sta realizzando all’interno del progetto stesso.
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