Quando mi capita di dire che da qualche mese a questa parte faccio pugilato, la maggior parte delle reazioni suona più o meno così: “Hai da sfogare i nervi, eh?”. Sono (quasi) sicura che se fossi un uomo la battuta sarebbe “Wow! Che figo!”.
Il mese scorso mi ha chiamato una persona per offrirmi un lavoro, una collaborazione. Non lo conoscevo, ma prima ancora di sentire quale fosse il mio fee mi ha detto una cosa che a grandi linee faceva “Dai che una bella signorina come te uno sconto me lo fa, no?”. No. Sono (quasi) sicura che se fossi stata un uomo la richiesta sarebbe stata leggermente più professionale.
Potrei continuare all’infinito, inanellare una serie di cliché che a noi donne non rendono giustizia e che ci fanno stare sempre un po’ sulla difensiva anche quando ci sembra di essere sciolte, prese bene e sincronizzate con il tempo che stiamo vivendo. Se ti guardi in giro, se leggi una rivista, se incroci un evento organizzato nella tua città, Milano in primis, vedrai che di “rosa” si parla spesso. Si organizzano “eventi per le donne”, “progetti per le donne”, si fanno “ricerche sulle abitudini e i desideri delle donne”. Siamo super esposte e nonostante sia convinta che in questo preciso periodo storico ciò sia un bene, nello stesso tempo mi auguro che possa essere così sempre di meno, a favore di un’equa calibrazione di risorse, tempo e spazio per uomini e donne, senza differenze.
Questo post mi serve per segnalare tre progetti che vedono (bene) le donne al centro valorizzandone le più svariate potenzialità.
1. Iniziamo da QVC Next Lab non fosse altro perché ne faccio parte anche io con Arianna e I Live You. QVC è il colosso delle vendite televisive, ma è anche un potentissimo e-commerce. A latere della sua attività tradizionale, lo scorso anno ha lanciato, appunto, il QVC Next Lab, un vero e proprio laboratorio che offre accelerazione e mentoring alle startup e ai progetti imprenditoriali guidati da donne. Quest’anno ne facciamo parte anche noi di I Live You e nonostante il percorso sia appena iniziato (trovate qualcosa sulle mie Stories in evidenza su Instagram) le premesse sono super positive, il gruppo molto carico e, cosa più importante, variegatissimo ed estremamente competente. Se clicchi sul link che ho messo poco sopra, scoprirai anche dove ci portano in luglio (sto saltellando dalla felicità da quando ce l’hanno comunicato!);
2. qualche settimana fa gli amici di Kellogg’s mi hanno invitato alla presentazione di una ricerca condotta in collaborazione con Doxa sulle “Donne in azione“. Al campione intervistato (1010 donne tra i 18 e i 64 anni) sono state fatte alcune domande in merito alla loro quotidianità, alle sfide che affrontano tutti i giorni, al significato che associano alla parola benessere e così via. Qualche dato che mi ha colpito:
- il 35% dichiara di avere 2,5 giorni a settimana liberi. E io dico WOW! Io che non ho figli e sono una freelance se me ne ritaglio 2 (weekend) faccio i salti di gioia (e in settimana ho fatto anche quelli mortali);
- in media le donne intervistate passano fuori casa circa 7 ore al giorno. Scatta l’applauso anche qui perché – fatti salvi i giorni in cui lavoro da casa – io mediamente ne passo fuori 12. Ora la domanda sorge spontanea: cosa sto sbagliando? Lavoro troppo? Mi organizzo male? Eppure casa è pulita, i vestiti sono stirati, riesco a leggere, cucinare, guardare le serie TV, uscire, lavorare e avere un fidanzato;
- purtroppo il 57% del campione intervistato dichiara che una delle più grandi sfide da affrontare è quella di conciliare la famiglia con il lavoro. Ancora oggi l’una è vista come un ostacolo per l’altro, e viceversa. Eppure un modo per far girare per bene il meccanismo, senza dover fare i salti mortali o ammazzarsi di sensi di colpa oppure ancora rinunciare a una parte di sé, deve pur esserci. Uomini, fatevi avanti.
3. Infine sono super felice di parlarti di un bel progetto di storytelling promosso da North Face. Si chiama “Move Mountains” o “Donne che spostano le montagne” (ecco, vedi sopra) e ha come obiettivo quello di cambiare il concetto tradizionale di esplorazione, attraverso la celebrazione e la condivisione delle storie delle esploratrici di tutto il mondo per incoraggiare in questo modo la crescita di una nuova generazione di donne, fiere e fiduciose delle proprie capacità. Che dire: bravoni! Hilaree Nelson (alpinista), Ashima Shiraishi, Margo Hayes (entrambe climber) e Fernanda Maciel (ultrarunner nonché sostenitrice di importanti cause umanitarie) saranno protagoniste di una serie di video narrati da chi le segue e le ammira.
Qui sotto il video di lancio della campagna, mentre tutte le storie verranno raccolte qui.