Che quando è entrata nelle nostra vita era una piccola palla di pelo un po’ puzzolente ve l’ho già scritto e che la adoriamo come se fosse una piccola dea anche. Quello che non vi ho detto, e che se avete un cane sicuramente saprete, è che considerare l’amore per la vostra bestiolina il più totale che ci sia è normale e automatico. Ci pensavo ieri: da quando è arrivata, dieci anni fa, Emma non ha mai lasciato mia mamma (se non in casi eccezionali, tipo vacanze dove portarla sarebbe stata una sofferenza – per lei – ecc.) esattamente come succede tra una mamma e il suo bambino.
Solo che loro, i cani, bambini rimangono tutta la vita anche quando usi l’app per scoprire la loro età umana. Ti spaventi, perché vedi 50 dove invece vedresti meglio, che ne so, 2 e perché comunque saranno sempre i tuoi piccoli, da proteggere, curare, crescere, coccolare.
Non hanno bisogno di altro e se ci pensi bene anche nei rapporti umani un po’ di quella roba lì in più non farebbe certo male. Emma è una coccolona sin da quando era piccina: alle corse a perdifiato (che comunque ha fatto e che a volte si concede ancora) ha sempre preferito grattini e carezze. Quando la tua mano non è sulla sua testa è lei che la viene a cercare. Quando è seduta accanto (o sopra) a te e non le presti attenzione i suoi bacini sono una certezza.
Non volerle bene, non volere che stia bene e che sia un cane felice è impossibile. Tutto quello che fa è intriso di una tenerezza così disarmante che, a me, lascia ancora senza fiato.
Questo post ha preso una piega emotiva e io non me l’ero certo immaginato così.. pensavo di scrivere di quella volta che piccolina l’avevo costretta a una vera e propria maratona e che lei, stufissima, aveva deciso che non avrebbe più camminato. Pensavo di raccontarvi della prima volta che ha dormito a Milano, in una casa dove la caldaia non ha una stanza dedicata, ma è (sic) in casa e lei, abituata ad altri spazi, sentendo questa cosa che faceva rumore, ha pensato fosse un nemico. L’ha fissata per minuti abbaiando e ringhiando, tra le mie lacrime (dal ridere). Pensavo di dirvi che non ama i bambini, che quando li vede ringhia e li allontana. Credo non le piaccia il modo in cui la accarezzano e penso anche che si senta in competizione con loro: “Ma come, la bambina di casa non sono io??”.
Una vita con un cane è una gioia, un impegno e credi che non possa esisterne una senza. Ho partecipato con entusiasmo a #ilmesedelcucciolo, l’iniziativa promossa da Purina PRO PLAN per sensibilizzare i possessori di cuccioli sull’importanza della cosiddetta pet care. La cura verso il proprio animale domestico, in questo caso verso il proprio cane, inizia dal momento in cui varca la soglia della tua casa e continua lungo tutta la vostra vita insieme.
Sul sito www.ilmesedelcucciolo.purina-proplan.it potete scarica il Dizionario del Cucciolo: un manualetto che, per parole chiave, spiega velocemente e in modo intuitivo di cosa hanno bisogno i vostri piccoli amici e come fare per soddisfare in modo efficiente le loro necessità.
Per esempio: lo sapevate che è meglio non abituare il cucciolo a giocare con i vostri vecchi indumenti/scarpe? Questo infatti potrebbe fargli capire che gli è permesso ‘rovinare’ qualsiasi vostro oggetto personale.
Oppure: avevate idea che all’inizio, appena arrivato a casa, il cucciolo ha bisogno di uscire spesso per imparare a fare i suoi bisogni fuori di casa, ma che è meglio scegliere aree non contaminate dall’odore di altri cani?
Io, per esempio, avrei risposto no a entrambe le domande :).